Cos'è il localismo? E' giusto o sbagliato?
Ci sono tante cose da dire su questo argomento e tanti pareri contrastanti.
Vediamo di chiarire in maniera obiettiva e descrittiva che cos'è realmente il localismo, come nasce e come si è sviluppato.
Il localismo concettualmente consiste nell'azione esercitata dal locale per proteggere il proprio spot. Nasce come tutela dello spot. Chi è il locale?
Al contrario di quanto molti pensino, in realtà il locale non è il proprietario dello spot, e ancor meno del mare. Poche persone sanno veramente cosa significhi fare il “local”.
I veri locals si comportano in acqua come "capi tribù", aiutano le persone in difficoltà, pretendono rispetto e in cambio ne danno.
Tengono pulita la spiaggia, aiutano i principianti ad imparare, e fanno rispettare in acqua le regole del surf e il rispetto per il prossimo.
Non stanno sempre sul picco in attesa delle onde e rimproverano questo comportamento se qualcuno dovesse assumerlo.
In condizioni difficili dello spot invitano a surfare più vicino o ad uscire dall'acqua tutte le persone che non sono in grado di stare in acqua con tali condizioni.
In qualunque momento e condizione allontanano dallo spot le persone irrispettose delle regole del surf e del prossimo.
Se in un posto si usa rispetto, si riceve rispetto. Dice un motto “give respect, gain respect”.
Questo concetto purtroppo è in gran parte andato perduto nei giorni nostri, dove quello che è nella testa di molti locals lo possiamo riassumere con una frase:"lo spot è mio, le regole le faccio io, ci surfo solo io e chi mi va".
Il local appartenente a questa sempre più diffusa corrente di pensiero è convinto che lo spot gli appartenga di diritto, lui è il migliore, può surfare, può droppare. Si crede un figo e le onde sono tutte sue e di chi gli va a genio.
L'educazione e il rispetto nel dire le cose sparisce, anche quando vi si pone una situazione in cui potrebbe avere ragione (per esempio allontanare persone principianti in condizioni difficili) si riassume nel dire “sei merda, vai via”.
E così è facile capire che spesso il localismo si riduce ad una serie di violenti episodi in cui il locale può fare quello che gli pare, considerandosi il boss dello spot.
Ovviamente non è solo, e per fare il gradasso si ricopre vigliaccamente di altri deficenti che credendosi un gang di tipi tosti e in gamba trasforma lo spot in un ghetto dove vige la legge del più forte.
Il localismo interpretato in questo modo rovina lo spirito del surf, ed è una forma di male da combattere per ogni surfista che rispetta il mare e che ama il surf.
E' anche mancanza di rispetto per il prossimo, è regresso allo stato puro.
Links utili
-Sul sito wannasurf.com (sito di riferimento per la ricerca degli spot nel mondo) “localism” (localismo) viene addirittura messo sotto la voce “hazards”(cioè pericoli); alla stregua quindi degli squali, delle correnti e delle rocce!
-In america stanno prendendo provvedimenti in quanto il localismo rappresenta anche la rovina del turismo (in California molte persone vanno per surfare)tanto da aver richiesto provvedimenti legislativi in materia:
http://www.drdriving.org/rages/surf.htm
Surf rage hits the beach as California loses its cool.... could become newest HATE CRIME
-Il localismo e i locals sono persino stati presi in giro in un video da Donavon Frankereiter assieme a Ben Stiller(con un cameo di Andy Irons nel finale) nel video che trovate qui:
http://www.surfproject.it/surf/surf/55/donavon-frankereiter-e-ben-stiller-sfottono-il-localismo.html
In Italia
Il localismo è molto frequente in molte parti del mondo(Canarie, California, Hawaii ecc..) e purtroppo anche in Italia è un fenomeno in crescita; il mare si riempie sempre più di queste persone inette capaci solo di voler affermare la propria padronanza sul mare e sugli spot che in realtà appartengono a tutte le persone che entrano in acqua col giusto spirito e col giusto rispetto.