Come più volte è stato dimostrato negli ultimi tempi, sono sempre in aumento gli sportivi che si siedono al tavolo verde per iniziare la loro carriera nel mondo del poker. A partire dal calcio, dove diversi nomi famosi hanno fatto parlare molto di sé e del loro rapporto con il gambling online, il binomio sport-poker si è mostrato, con il passare del tempo, anche per altre discipline come tennis e hockey. Anche il surf non è da meno, e l'esempio per eccellenza è proprio Kristin Wilson. D'altronde, nessuno l'avrebbe mai pensato, anche se negli Stati Uniti il poker viene considerato uno sport vero e proprio, data la sua diffusione. Alcuni lo praticano per hobby, altri come un vero lavoro ma, in ogni caso, Kristin Wilson è stata una vera sorpresa.
Da sempre si è contraddistinta per essere una sportiva diversa dalle sue colleghe. Difatti, più che surfista, Kristin era considerata una donna d'affari, con una regolare laurea ottenuta presso l'Università della Costa Rica, stesso luogo in cui praticava il surf. Le sue amiche hanno affermato più volte ai media che non avrebbero mai immaginato Kristin al tavolo verde, tuttavia questa utopia è diventata realtà. Tutto questo non è accaduto senza fatica, ed è stato possibile solamente grazie all'aiuto di diversi amici che la Wilson ha incontrato durante la sua carriera da sportiva.
Il punto della situazione non risiede, esclusivamente, nel rapporto tra la Wilson e il poker, ma sopratutto in tutto ciò che lei ha fatto per quest'ultimo. La legislazione non prevede il gioco d'azzardo in ogni Stato e, in molti, si ritrovano tagliati fuori da questo vasto universo. Quello che ha fatto Kristin Wilson è stato dare un “rifugio” a queste persone, inizialmente situato in Costa Rica ma, succesivamente, anche in altri luoghi nel continente americano. Giocare a poker e avere informazioni su di esso, ora è possibile anche in paesi dove prima non lo era. Insomma, l'azione di Kristin Wilson ha aiutato moltissimi players (tutte le informazioni sono disponibili sul sito web Poker Refugees) ed ha, senz'altro, contribuito allo sviluppo di quello che oggi è il gioco di carte più famoso al mondo.