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JACK - INTERVIEW AND QUIVER 2014


Pubblicato in data: 05 May 2014

Due chiacchiere con Carlo Grotti Trevisan, meglio conosciuto nel panorama del surf come Jack, uno dei soci fondatori di Surf Project, con un'intervista a cura di Ross, altro storico fondatore del portale.

Ross: So bene quando hai iniziato a fare surf perchè ci siamo avvicinati praticamente insieme a questo mondo, ma per chi non ti conosce, dicci un po', quando hai iniziato a surfare e come mai?

Jack: Caspita, bella domanda! Un sacco di tempo fa... La prima volta ero insieme ad Andres, giocavamo a calcio insieme e mi ha proposto di andare a surfare a Sirolo, c'erano belle onde, lo spot era la spiaggia dei Sassi neri.
Credo fosse il 2002, o forse il 2001... Chi si ricorda...!
Pensandoci ora ci sarà stato un metro circa, forse poco più, ma per l'epoca mi sembravano grandi. Mi aveva prestato una delle sue shortboard, e non presi un'onda...


R: In quali paesi hai fatto surf?

J: Sono stato fortunato, ho girato molti posti: all'estero California, Hawaii, Canarie (Tenerife), Barbados, Francia (Biarritz e Cannes) e Tahiti.
Anche in Italia ho surfato molto, a parte i miei home spot dell'Emilia Romagna, mi sono spostato nelle Marche, in Sardegna (zona di Putzu Idu), in Toscana (Lillatro, Viareggio, Forte dei Marmi, ecc..).
E posso dire una cosa, ogni posto, con la giusta mareggiata, può fare bellissime onde.


R:Quante gare hai fatto? Quali? Piazzamenti?

J: Ho fatto molte gare a livello italiano, sono stato finalista regionale, poi ero stato invitato al Salomon Blue Games, e ad eventi organizzati da Billabong, in particolare relativi all'expression session.
In realtà in gara non ho mai ottenuto risultati particolari o ottenuto podi, ma sono soddisfatto di una cosa: alcuni anni fa uscì un ranking di surf, su Surf News, ed ero stato inserito nei migliori trenta surfisti italiani.
Ma devo dire che in gara non riesco mai a rendere come quando sto surfando e penso solo a divertirmi. Non tanto per un discorso di tensione, non sono una persona che si agita, ma non riesco a gestire bene le giuste onde e le giuste manovre, nel giusto tempo.
Invece il meglio l'ho sempre dado in freesurf.


R: Gli spot dove sei solito surfare?

J: Beh su tutti il Rock Island, il mio home spot, e i confinanti Rimedio, Gange, poi Riccione (il porto), l'Osteria delle donne, l'Oasi e i Palazzoni. Tutti spot nella zona. Spostandosi a nord il Go go, la Tuberia (Lido di Dante), Marina di Ravenna, il Lamone, Adria, ecc.. Verso sud invece quando ci sono delle belle mareggiate mi piace andare alla Nave, dove sono andato anche di recente e c'erano due metri e mezzo belli massicci!
All'estero lo spot dove ho surfato di più è La Grand Plage a Biarritz.


R: Surfisti a cui ti ispiri?

J: Hehe ce ne sono tanti... Diciamo che in linea di massima il mio stile è molto new school/new generation, quindi i video che guardo di più, e i surfisti a cui mi ispiro maggiormente sono quelli della nuova scuola: Julian Wilson, Clay Marzo, Jeremy Flores, ecc.. Tempo fa mi piacevano molto i surfisti "tradizionali" come il mitico Kelly Slater, Bruce Irons, Brian Conley, ecc..
Di recente ho anche visto surfisti meno famosi, ma non per questo meno bravi, come Thiago Camarao, Derrick Disney, Ford Archbold, Kolohe Andino, ecc..
Chiaro che sono distante anni luce da tutti questi! Ma l'impostazione e il modo di leggere l'onda è in quella direzione.


R: La prima tavola non si scorda mai! E tu ti ricordi della tua?

J: Un mini malibù acquistato al Wave Pro, ora Billabong Store, negozio che ora mi supporta. Con quello ho imparato a prendere le prime onde.
Poi in California ho acquistato una hybrid della Becker, che mi sono portato anche alle Hawaii. Poi da lì sono passato alle shortboard.


R: La tua migliore session Italiana e il tuo miglior surf trip?

J: Ci sono state tante belle session in Italia, è difficile ricordarsi... Alcune mareggiate glassy al Rock Island sono indimenticabili. Anche una mareggiata a Lillatro alcuni anni fa fu bellissima. Non solo per le onde ma anche per la compagnia.
Come surf trip forse quello alle Hawaii è stato il migliore, ero nella South Shore di Oahu, vicino ad Honolulu, fra l'altro alloggiavo nello stesso hotel dove hanno girato il film Blue Crush! Ho conosciuto tante persone, sono stato in tanti spot famosi come Waikiki Beach, Ala Moana Bowl, Makaha... Sono stato anche nella North Shore, era piatta chiaramente, trattandosi dell'estate, ma ho fatto il bagno a Pipeline e a Waimea. Anche se erano piatti ogni tanto si formavano dal nulla delle ondine di un metro. Raramente e molto velocemente, ma è impressionante pensare che in inverno lì si sarebbe scatenata la furia dei mari!


R: Quali sono le difficoltà per un ragazzo della tua età che pratica questo sport e vorrebbe trovare uno sponsor che lo supporti?

J: Beh io ricevo supporto da uno store e dalla Billabong e dalla Dakine, ma si tratta di un piccolo supporto. Oltre chiaramente a surfproject stesso. Essere completamente sponsorizzati (tavole, spostamenti, mute, ecc..) è molto difficile. A pochi spetta questa fortuna. Non è solo questione di essere bravi, ma diciamo la verità, anche fortunati!
Perchè poi per salire molto di livello è necessario viaggiare spesso e avere le tavole giuste, quindi è un po' il cane che si morde la coda, perchè per poter viaggiare e avere le tavole bisogna salire di livello!


R: Hai un main sponsor per le tavole ?

J: Eh magari! Purtroppo no... In passato mi hanno passato una tavola Billabong di Robert Vaughan, e anche una Linden, ma niente più.
Mi piacerebbe avere uno sponsor per le tavole, così potrei richiedere modelli su misura e poter rischiare un po' di più, visto che ora come ora acquistare una tavola è sempre un sacrificio e non posso permettermi di spaccare quelle che ho..


R: Nuovi progetti?

J: C'è l'idea, insieme a surfcorner, di realizzare un video di surf in 4k. Ancora è presto, forse realizzeremo un teaser questa estate.
Io mi occuperei della regia e sarei uno degli atleti del team.
Lo staff della nostra casa di produzione (Dream Factory Studio) penserebbe al resto.


R: Ringraziamenti?

J: Tanti... Mia mamma e mia nonna che mi hanno aiutato economicamente, mio fratello, mia moglie Rita, gli amici e i surfisti, in particolare Wolfy, Sandro il "Mago", " Mozzo", "Pydo", Diego, e tanti altri che mi hanno sempre dato supporto, fatto foto e video. E soprattutto tu e Andres che avete portato avanti Surf Project, una community di riferimento per tutti gli appassionati d'Italia di questo sport.


Ed ora passiamo alla descrizione del quiver di Jack.

1) Firewire Sweet Potato
5'6" x 22" x 2 5/8" - Round tail

Questa tavola l'ho provata per la prima volta dal "guru", un noto surfista di Rimini, e mi è subito piaciuta e l'ho convinto a vendermela! La usava poco perchè viene dal longboard, ma ora si è pentito vorrebbe gliela rivendessi indietro! Parte anche su onde minuscole, è come un longboard. Bisogna un po' farci il piede perchè per farla curvare è molto dura.
Ha il vantaggio di poter prendere velocità molto facilmente ma non è molto agile. In effetti potendo scegliere avrei preso la 5'4, oppure la versione rivista, la Baked Potato, magari 5'3 o 5'5.
L'ho usata anche con un metro e mezzo, il problema è che i bordi grossi non la fanno partire in parete, ma parte solo in anticipo, e questa è la caratteristica che mi piace meno.

2) Lost Bottom Feeder
5'6" x 21" x 2.5" - Squash tail
Questa è la tavola che uso più di tutte. E' molto versatile. Si stacca facilmente dall'onda quando si prende velocità. Nelle condizioni medie adriatiche va sempre bene. Si comporta bene anche su onde non lisce con mare incrociato.

3) Dhd Monster
6'0 x 18 7/8 x 2 3/8
Il mio ultimo acquisto, l'ho presa dall'Australia usata ma in ottime condizioni.
L'ho inaugurata poco tempo all'ultima mareggiata alla nave, c'erano due metri e mezzo e si è comportata molto bene. Sono curioso di vederla in azione su onde più piccole perchè è una tavola all round.
E' molto agile, e ha un po' più di volume nella parte del piede anteriore che consente di partire molto bene.
Lo shape richiama quello della mia "storica" Ratboy, ma sul grosso mi sono sentito più sicuro, nonostante fosse la prima volta che la usavo.

4) M10 Ratboy
6'1" x 19" 1/4 x 2 1/4
Questa tavola è sempre rimasta nel mio quiver da almeno 7 anni.
E' molto veloce, inizialmente prima della "moda" degli skatesurf (tavole corte e larghe) la usavo anche con onde molto piccole, e ammetto che mi ha sempre dato soddisfazioni, perchè anche se da il suo meglio nelle onde un po' più grosse, grazie alla costruzione in sandwich e al materiale surftech, galleggia un po' più di un'altra tavola.
Probabilmente la tavola che ho usato di più in assoluto, sia in Italia, che all'estero.




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